Nella sua politica per una piazza finanziaria svizzera sostenibile, il Consiglio federale ha identificato le procedure di equivalenza come elemento fondamentale per la salvaguardia e il miglioramento dell’accesso dei fornitori svizzeri al mercato dell’Unione europea. A tal fine si intende ottenere dall’UE, laddove economicamente ragionevole, il riconoscimento dell’equivalenza della normativa svizzera in materia di mercati finanziari.
Politica per una piazza finanziaria svizzera sostenibile
Negli ultimi anni la Svizzera ha ottenuto dall’UE diversi riconoscimenti dell’equivalenza del proprio quadro normativo, in particolare nei seguenti settori:
- riconoscimento della normativa svizzera per le controparti centrali (2015);
- riconoscimento dell’equivalenza delle disposizioni svizzere concernenti la solvibilità delle assicurazioni (2015).
La Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali si adopera soprattutto nei seguenti settori per un avvio o una conclusione tempestivi di ulteriori procedure di equivalenza:
- riconoscimento delle sedi di negoziazione svizzere (equivalenza delle borse) [1], dopo la mancata proroga dell’equivalenza delle borse per la Svizzera a fine giugno 2019 [2];
- riconoscimento della normativa svizzera sui derivati [3];
- estensione del passaporto UE per gestori di fondi d’investimento alternativi a Stati terzi [4];
- procedura per la fornitura transfrontaliera di attività a investitori professionali [5].