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Comunicato stampaPubblicato il 26 settembre 2025

Il Consiglio federale indice la consultazione sulla copertura delle partecipazioni estere con capitale proprio della casa madre di banche di rilevanza sistemica

Berna, 26.09.2025 — Nella seduta del 26 settembre 2025 il Consiglio federale ha indetto la procedura di consultazione relativa alla modifica della legge sulle banche e dell’ordinanza sui fondi propri. A seguito di questi adeguamenti, in futuro le banche di rilevanza sistemica in Svizzera saranno tenute a coprire integralmente con capitale proprio le loro partecipazioni nelle filiali estere. I requisiti proposti per i fondi propri dovrebbero divenire via via più stringenti nel giro di sette anni. La consultazione durerà fino al 9 gennaio 2026.

Oggi le banche svizzere sono tenute a fornire soltanto una copertura parziale con capitale proprio per le partecipazioni nelle filiali estere. In caso di perdite di valore registrate su queste filiali, si riduce anche il capitale proprio della casa madre in Svizzera destinato originariamente alla sua attività operativa.

Affinché le perdite registrate sulle valutazioni delle filiali estere non abbiano più ricadute dirette sulla dotazione di capitale della casa madre, in futuro le banche di rilevanza sistemica dovranno dedurre integralmente il valore contabile delle partecipazioni in queste filiali dai fondi propri di base di qualità primaria. La copertura più elevata con fondi propri esplica effetti positivi in tutte le fasi di una crisi: durante il normale andamento dell’attività della banca, nella fase di stabilizzazione e in quella di liquidazione. Durante il normale andamento dell’attività, la copertura più elevata riduce le oscillazioni nel capitale proprio della casa madre dovute a perdite nella valutazione di filiali estere. Ma il suo beneficio principale emerge nella fase di stabilizzazione. In questa fase critica, nella quale una banca può ancora operare in autonomia, questa deve avere la possibilità di alienare tutte le filiali estere o parti di esse senza conseguenze negative. La copertura integrale garantirà così in futuro una migliore protezione dei clienti e dei creditori della casa madre svizzera dalle perdite all’estero.

Il Consiglio federale, la Banca nazionale svizzera (BNS) e l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) ritengono che la misura sia fondamentale per raggiungere gli obiettivi della regolamentazione «too big to fail» volti a rafforzare la stabilità finanziaria. Ciò è confermato da un’analisi esterna all’Amministrazione federale commissionata dal Dipartimento federale delle finanze e condotta dalla società BSS Volkswirtschaftliche Beratung AG. La misura tiene conto del fatto che la Svizzera costituisce un caso particolare in termini di importanza del mercato estero rispetto ad altre piazze finanziarie con banche di rilevanza sistemica globale.

La nuova regolamentazione riguarda esclusivamente le banche di rilevanza sistemica che detengono partecipazioni estere. Al momento interesserebbe in misura rilevante soltanto UBS, la cui casa madre vedrebbe un rafforzamento mirato e sostanziale della sua dotazione di fondi propri. I costi relativi alla misura possono essere influenzati in modo significativo da decisioni di UBS prese a livello di direzione. Se ripartiti secondo il principio di causalità, come è consuetudine nel settore bancario, non dovrebbero essere sostenuti dalla clientela della banca in Svizzera, bensì dall’attività all’estero.

Il Consiglio federale disciplinerà l’introduzione graduale della disposizione di legge mediante una disposizione transitoria a livello di ordinanza e intende concedere a tal fine, alle banche interessate, un termine transitorio di sette anni, a seconda dell’avanzamento delle delibere parlamentari. La copertura con fondi propri di base di qualità primaria sarà pari al 65 per cento all’entrata in vigore, per aumentare poi del 5 per cento ogni anno e giungere al valore auspicato del 100 per cento.

Il Consiglio federale, la BNS e la FINMA concordano sull’opportunità, sulla necessità e sull’adeguatezza della misura proposta nonché sulla sua sostenibilità per UBS. Come specificato nel suo rapporto sulla stabilità delle banche di aprile 2024, l’Esecutivo rinuncia ad adottare altre misure volte a un inasprimento generale dei requisiti in materia di capitale proprio che ritiene meno adeguate. Con questo progetto, il Consiglio federale attua i parametri di riferimento definiti il 6 giugno scorso con il pacchetto complessivo di misure finalizzate a migliorare la regolamentazione «too big too fail» (cfr. il comunicato stampa del 6 giugno). La copertura delle partecipazioni nelle filiali estere con il capitale proprio della casa madre di banche di rilevanza sistemica costituisce una misura fondamentale del dispositivo «too big too fail». Disciplinando la misura a livello di legge si tiene debitamente conto della sua importanza. La misura dovrà essere attuata nel minor tempo possibile e sarà quindi anticipata rispetto ai restanti provvedimenti a livello di legge. Per questi ultimi il Consiglio federale indirà una procedura di consultazione nella prima metà del 2026.

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