Comunicati stampa
Il Consiglio federale trae insegnamento dalla crisi di Credit Suisse e concretizza le misure per la stabilità delle banche
L’analisi della crisi di Credit Suisse ha evidenziato la necessità di perfezionare il dispositivo «too big to fail» (TBTF) al fine di ridurre i rischi per lo Stato, i contribuenti e l’economia nazionale. Pertanto, nella seduta del 6 giugno 2025, il Consiglio federale ha definito i parametri di riferimento per le pertinenti modifiche a livello di legge e ordinanza, che verranno poste in consultazione in maniera scaglionata a partire da quest’autunno. Tra queste rientrano disposizioni più stringenti in materia di fondi propri per le banche di rilevanza sistemica (SIB) con filiali all’estero, requisiti aggiuntivi per la stabilizzazione e liquidazione delle SIB, l’introduzione di un regime di responsabilità per le banche e maggiori competenze per l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA). Il Consiglio federale ha inoltre avviato una consultazione per le misure che dovranno essere implementate direttamente a livello di ordinanza.
Il Consiglio federale adotta il messaggio concernente l’approvazione di 74 Stati partner per lo scambio automatico di informazioni relative a cripto-attività
Durante la seduta del 6 giugno 2025 il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l’approvazione dell’introduzione dello scambio automatico di informazioni relative a cripto-attività con gli Stati partner rilevanti. L’entrata in vigore è prevista per il 2026, con un primo scambio di dati nel 2027.
Retribuzioni variabili presso Credit Suisse: la Confederazione adisce il Tribunale federale
Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) contesta la decisione del Tribunale amministrativo federale (TAF) che giudica illecite la riduzione e la soppressione delle retribuzioni variabili di ex dirigenti di Credit Suisse. Il DFF ha deciso di interporre ricorso presso il Tribunale federale, che dovrà pronunciare una decisione di ultima istanza.
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