Imposizione dell’economia digitalizzata

La digitalizzazione modifica l’economia e numerosi modelli commerciali. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) elabora una serie di proposte per adeguare nel lungo periodo l’imposizione delle imprese alle nuove realtà. La Svizzera partecipa attivamente a questi lavori.

L'Inclusive Framework dell'OCSE, di cui fanno parte oltre 140 Paesi, tra cui la Svizzera, ha pubblicato nell'ottobre 2021 i parametri fondamentali per la futura tassazione delle grandi imprese attive a livello internazionale. 137 Paesi membri, tra cui tutti i Paesi dell'OCSE, del G20 e dell'UE, hanno concordato una soluzione a due pilastri per le sfide fiscali derivanti dalla digitalizzazione dell'economia. Le nuove norme non riguardano solo le grandi imprese digitali internazionali, come in origine, ma l'intera economia internazionale, sempre più digitalizzata. Le misure globali e consensuali impediscono i "go-it-alone" nazionali e promuovono l'innovazione, la crescita economica e la certezza del diritto.  

Il progetto è suddiviso in due pilastri:

  • Primo pilastro: il primo pilastro mira ad adeguare le attuali disposizioni internazionali sulla ripartizione fiscale degli utili dei grandi gruppi societari (tassazione dello Stato di mercato). Le aziende con un fatturato annuo di oltre 20 miliardi di euro e un margine di profitto superiore al 10% sono interessate dal campo di applicazione.
  • Secondo pilastro: il secondo pilastro mira a introdurre una tassazione minima del 15% per i gruppi di società attivi a livello internazionale che raggiungono la soglia di 750 milioni di euro di fatturato. Il modello di prescrizioni e il relativo commento sono stati pubblicati rispettivamente nel dicembre 2021 e nel marzo 2022. 


E la Svizzera?

La Svizzera favorisce piuttosto soluzioni lungimiranti e ampiamente sostenute che una serie di misure nazionali poco trasparenti. 

La Svizzera chiede che nell'attuazione delle norme si tenga conto degli interessi dei Paesi piccoli ed economicamente forti. È favorevole a regole favorevoli all'innovazione e alla prosperità, applicate uniformemente in tutto il mondo e soggette a un meccanismo di risoluzione delle controversie. L'obiettivo è creare certezza giuridica per le imprese interessate.

In gennaio 2022, il Consiglio federale ha deciso di attuare, con una modifica costituzionale, l’imposta minima concordata dall’OCSE e dagli Stati del G20 per determinate imprese. In base a questa modifica, un’ordinanza temporanea garantirà che l’imposta minima entri in vigore il 1° gennaio 2024. La legge verrà emanata successivamente per via ordinaria. Il Parlamento ha approvato l'articolo costituzionale sulla tassa minima dell'OCSE nel dicembre 2022 e l'elettorato svizzero ha approvato il progetto nel giugno 2023.

Il 22 dicembre 2023, il Consiglio federale ha deciso di attuare la tassazione minima dell'OCSE con l'introduzione di un'imposta supplementare in Svizzera a partire dal 1° gennaio 2024. In questo modo si eviterà che il gettito fiscale fluisca all'estero. Il Consiglio federale deciderà sull'introduzione di ulteriori elementi della tassazione minima OCSE (imposta complementare internazionale) entro la fine del 2024.

Applicazione in Svizzera dell’imposta minima prevista dall’OCSE (link sul sito del DFF)

Ulteriori informazioni

 

Documenti

Lettera del presidente della Confederazione Ueli Maurer all'OCSE (PDF, 238 kB, 27.12.2019)Il 13 dicembre 2019 il presidente della Confederazione Ueli Maurer ha inviato una lettera al segretario generale dell'OCSE José Angel Gurria per illustrare la posizione della Svizzera sul progetto dell'OCSE relativo alla tassazione dell'economia digitale e ha ricevuto una risposta entro una settimana

Ultima modifica 13.02.2024

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