In vigore il Protocollo che modifica la Convenzione tra la Svizzera e gli Stati Uniti d’America per evitare le doppie imposizioni

Berna, 20.09.2019 - Il 20 settembre 2019 la Svizzera e gli Stati Uniti d’America hanno scambiato a Berna gli strumenti di ratifica relativi al Protocollo che modifica la loro Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito (CDI). Entrato in vigore lo stesso giorno dello scambio, il Protocollo costituisce una pietra miliare nelle relazioni fiscali tra i due Paesi.

L’ultima tappa dell’entrata in vigore formale del Protocollo di modifica è costituita dallo scambio degli strumenti di ratifica tra la segretaria di Stato Daniela Stoffel per la Svizzera e l’ambasciatore Edward McMullen per gli Stati Uniti.

I due Stati hanno firmato il Protocollo il 23 settembre 2009 con lo scopo di modificare la CDI risalente al 1996. L’Assemblea federale svizzera ha approvato il Protocollo già il 18 giugno 2010. Negli Stati Uniti l’approvazione compete al Senato, che ha dato il suo avallo il 17 luglio 2019.

L’elemento centrale del Protocollo di modifica è costituito dallo scambio di informazioni. Viene meno la distinzione tra sottrazione d’imposta e frode fiscale, sia nel caso delle domande individuali che di quelle raggruppate. Tale approccio è conforme allo standard internazionale per lo scambio automatico di informazioni su domanda, che la Svizzera applica con oltre 100 Stati e territori, ma che finora non applicava con gli Stati Uniti.

Le domande di informazioni possono essere presentate dall’entrata in vigore del Protocollo, ossia dal 20 settembre 2019. Le domande relative a conti finanziari devono riguardare fatti avvenuti a partire dalla data in cui è stato firmato il Protocollo di modifica, quindi dal 23 settembre 2009. Nel quadro dell’Accordo FATCA le domande raggruppate sono applicabili per fatti avvenuti dal 30 giugno 2014.

Sono previste anche altre disposizioni. Dal 1° gennaio 2020 i dividendi versati agli istituti di previdenza (in Svizzera: pilastro 3a) saranno esentati dall’imposta alla fonte. Una clausola arbitrale obbligatoria permetterà di evitare la doppia imposizione anche nei casi in cui le autorità competenti non troveranno un accordo amichevole.

L’entrata in vigore del Protocollo apre la via a un’ulteriore revisione della CDI. L’obiettivo di questa revisione è introdurre altri miglioramenti per rispondere agli sviluppi registrati dal 1996, anno in cui è stata firmata la CDI.


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