Legge sui servizi finanziari e legge sugli istituti finanziari: il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione e prende prime decisioni di principio

Berna, 13.03.2015 - In data odierna il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della consultazione concernente la legge sui servizi finanziari (LSF) e la legge sugli istituti finanziari (LIFin). Ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di effettuare diversi adeguamenti in particolare in ambito di applicazione del diritto e di elaborare il pertinente messaggio entro la fine dell’anno.

La LSF disciplina le condizioni per la fornitura di servizi finanziari e per l'offerta di strumenti finanziari e facilita ai clienti le procedure per far valere le loro pretese nei confronti di fornitori di servizi finanziari. La LIFin prevede una normativa in materia di vigilanza differenziata per gli istituti finanziari. Le nuove prescrizioni intendono rafforzare la protezione dei clienti, promuovere la competitività della piazza finanziaria e diminuire le distorsioni tra gli offerenti tramite la creazione di un «level playing field».

In linea di principio, la maggioranza dei partecipanti alla consultazione ha accolto positivamente entrambi gli avamprogetti. Per alcuni settori sono però state espresse riserve, in parte rilevanti. Sono, ad esempio, chiaramente stati respinti la regolamentazione dell'inversione dell'onere della prova, il Fondo per le spese processuali e il tribunale arbitrale mentre gli strumenti della tutela giurisdizionale collettiva sono stati respinti solo per l'aspetto riguardante i servizi finanziari. È stato contestato anche il Registro dei consulenti alla clientela nella sua impostazione attuale. La regolamentazione riguardante la trasparenza della remunerazione del fornitore di servizi finanziari (ad es. retrocessioni) ha sollevato controversie. Le proposte variavano da un divieto integrale per il versamento di retrocessioni alla rinuncia di regolamentazione nell'avamprogetto. Nella LIFin è stata in particolare respinta la regolamentazione sugli obblighi di diligenza estesi riguardo alla conformità fiscale dei clienti.

Pure in data odierna il Consiglio federale ha preso le prime decisioni di principio sui temi oggetto di discussione nella procedura di consultazione. Pertanto si rinuncia alla regolamentazione dell'inversione dell'onere della prova, al Fondo per le spese processuali e al tribunale arbitrale. L'accesso a un tribunale viene agevolato tramite una nuova regolamentazione dei costi senza finanziamento trasversale tra i fornitori di servizi finanziari. A determinate condizioni i fornitori di servizi finanziari si fanno carico delle loro spese ripetibili indipendentemente dall'esito del processo. La regolamentazione degli strumenti della tutela giurisdizionale collettiva (procedura di transazione di gruppo e azione collettiva) sarà integrata nei corrispondenti lavori per adeguare il Codice di diritto processuale civile e non sarà disciplinata nella LSF. Il Registro dei consulenti alla clientela sarà completamente rielaborato e unito al Registro per fornitori esteri di servizi finanziari. Conformemente all'avamprogetto, la regolamentazione riguardante la trasparenza delle remunerazioni (ad es. retrocessioni) resta invariata. Non sarà quindi previsto né un divieto delle retrocessioni, né una limitazione della trasparenza. Gli obblighi di diligenza estesi in relazione alla conformità fiscale del cliente saranno disciplinati nel quadro del messaggio concernente la legge di attuazione sullo scambio automatico di informazioni. Per quanto concerne la vigilanza degli istituti è prevista una base legale generale per i rischi giuridici. Si rinuncia all'abrogazione della legge sulle banche, che deve però essere armonizzata con la LIFin.

Il Consiglio federale discuterà in altra sede sull'impostazione concreta della vigilanza sui gestori patrimoniali, della formazione e della formazione continua nonché della problematica legata alle spese nell'applicazione del diritto.


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