Posizione aggiornata della SFI sull’imposizione dell’economia digitalizzata

Posizione aggiornata della SFI sull’imposizione dell’economia digitalizzata

15 gennaio 2019

Posizione aggiornata della SFI sull’imposizione dell’economia digitalizzata

Imposizione delle imprese moderna e concorrenza fiscale leale

La digitalizzazione modifica l’economia e i modelli commerciali. Finora le norme fiscali internazionali non sono state sostanzialmente modificate in seguito a questi cambiamenti. Anche in Svizzera, la digitalizzazione è uno dei principali fattori trainanti del cambiamento strutturale attualmente in corso. Innovativo e aperto ma povero di risorse naturali, il nostro Paese riconosce nella digitalizzazione un’opportunità. La Svizzera, che si è affermata come piazza economica per le imprese operanti a livello internazionale e per il settore della ricerca e dell’innovazione, è consapevole dell’importanza di condizioni quadro favorevoli, anche in ambito fiscale, per i modelli commerciali digitali e l'innovazione. La Svizzera è favorevole quindi all’introduzione di norme fiscali che, da un lato, consentono e promuovono l’innovazione e una concorrenza sostenibile, e, dall’altro, le assicurano introiti fiscali.

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) prevede attualmente di pubblicare nel 2020 un rapporto incentrato su possibili soluzioni realizzabili sul lungo termine, le quali adegueranno nuovamente le norme internazionali sull’imposizione delle imprese. In vista di questo rapporto, la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) ha elaborato la posizione della Svizzera:

  • sì all'innovazione ma mantenendo la neutralità sotto il profilo della tecnologia: gli ulteriori sviluppi nell’imposizione delle imprese non devono né ostacolare né limitare l’innovazione e devono essere neutrali sotto il profilo della concorrenza e della tecnologia;

  • la concorrenza fiscale, segno di qualità: la Svizzera si adopera per una concorrenza fiscale leale. L’introduzione di aliquote d’imposta minime limita la concorrenza e può generare oneri supplementari a carico delle imprese;

  • imposizione del valore aggiunto: gli utili devono essere tassati nel luogo in cui viene generato il valore aggiunto, creando incentivi adeguati e compensando le piazze finanziarie per le condizioni quadro favorevoli garantite e offrendo alle imprese di produrre in modo efficiente. Inoltre occorre prestare la giusta attenzione alle funzioni, ai rischi e al capitale investito;

  • evitare un’imposizione fiscale doppia o eccessiva: l’attuale sistema fiscale internazionale, che persegue tra l’altro quest’obiettivo, favorisce quindi l’attività internazionale delle imprese. È necessario preservare la rete di convenzioni per evitare le doppie imposizioni e integrarvi nuove soluzioni;

  • colmare le lacune impositive: la Svizzera sostiene un'analisi completa intesa a stabilire se, ed eventualmente come, allineare l’approccio «nexus» e le regole di distribuzione degli utili alla digitalizzazione. A tal fine, gli utili distribuiti devono essere in linea con il valore aggiunto e con le attività economiche che ne derivano;

  • soluzioni ampiamente condivise: in linea di principio la Svizzera si adopera per un approccio multilaterale e una soluzione consensuale. È scettica nei confronti di misure unilaterali. Il raggiungimento del consenso internazionale necessita anche una consultazione tempestiva di tutti i rappresentanti economici e la valutazione di richieste fondate;

  • soluzioni durature: attualmente la Svizzera non prevede di introdurre misure temporanee, come l’imposta digitale proposta nell’UE. Misure di questo genere, basate unicamente su cifre d’affari realizzate in determinati settori di mercato, possono causare un’imposizione fiscale doppia o eccessiva e ostacolare il consenso mondiale per una soluzione definitiva.
     
 
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