Incontro di lavoro con il primo ministro cinese Li Keqiang a Davos

Berna, 21.01.2015 - Nell’ambito del World Economic Forum (WEF) in corso a Davos, il primo ministro cinese Li Keqiang ha incontrato la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e i consiglieri federali Eveline Widmer-Schlumpf e Alain Berset. Al centro dei colloqui la collaborazione nei settori dell’economia e delle finanze.

La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha accolto Li Kegiang nel municipio di Davos. Nel suo saluto ha sottolineato le buone relazioni pluriennali tra i due Paesi, dicendosi molto soddisfatta dei rapporti bilaterali, di cui quest'anno ricorre il 65° anniversario. Ha inoltre messo in evidenza l'importanza dell'accordo di libero scambio tra la Cina e la Svizzera, entrato in vigore nel luglio 2014, e sottolineato l'importanza dei dialoghi sulla cooperazione in vari settori, quali l'ambiente, le finanze, la migrazione e la formazione.

Nell'ambito del dialogo regolare sulla migrazione, che comprende vari argomenti, si sono recentemente conclusi i negoziati su un accordo teso a sopprimere l'obbligo del visto per i passaporti diplomatici. L'accordo è stato ora parafato. La presidente della Confederazione ha inoltre concordato con il primo ministro cinese, di svolgere in Svizzera nel marzo 2015 la prossima tappa del dialogo bilaterale sui diritti umani.

Il Consiglio federale approva gli sforzi di insediamento della banche cinesi in Svizzera
La Cina accelera il processo di internalizzazione della propria valuta, il Renminbi (RMB). La Svizzera ha grande interesse a partecipare a questa evoluzione e ad affermare la propria piazza finanziaria come centro per le operazioni in RMB. Il Consiglio federale accoglie con favore gli sforzi, già molto progrediti, delle banche cinesi per insediarsi in Svizzera.

Con l'obiettivo di tenere conto delle crescenti esigenze delle imprese svizzere e cinesi nel settore finanziario è stato sostenuto lo sforzo di migliorare ulteriormente lo sviluppo di operazioni in RMB in Svizzera. Con la firma di un memorandum of understanding tra il presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) e la Banca popolare cinese (PBOC) come pure con la concessione, nell'ambito del programma RMB-Qualified-Foreign-Institutional-Investor (RQFII), di una quota di 50 miliardi di RMB alla Svizzera sono stati fatti altri passi importanti in tale direzione. La consigliera federale Widmer‑Schlumpf ha annunciato di voler sfruttare l'incontro di lavoro previsto a Pechino a inizio febbraio per proseguire il processo iniziato e approfondire ulteriormente la cooperazione con la Cina anche nel settore finanziario.

Approfondire i rapporti culturali
Il capo del Dipartimento federale dell'interno Alain Berset ha espresso il desiderio di approfondire i rapporti culturali tra la Cina e la Svizzera, lodando l'accordo sui beni culturali entrato in vigore nel gennaio 2014.

Firma di un accordo
Ai margini dell'incontro il consigliere federale Alain Berset e Zhang Yong, ministro a capo della China Food and Drug Administration (CFDA), hanno firmato un accordo bilaterale nel settore dei generi alimentari, medicinali, prodotti medici e cosmetici. L'accordo è teso ad approfondire la cooperazione tra le autorità. Lo scambio regolare di informazioni intende favorire la comprensione reciproca dei sistemi e delle condizioni giuridiche nei due Paesi.

Inoltre, l'Accademia cinese delle scienze e il Politecnico federale di Losanna hanno rinnovato il loro accordo di cooperazione. Nel 2010 era stata decisa una cooperazione scientifica quinquennale. Visto il suo successo, tale cooperazione sarà prolungata di altri cinque anni.

Oltre alla delegazione del Consiglio federale, hanno partecipato all'incontro quattro segretari di Stato -Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, segretaria di Stato dell'economia, Yves Rossier, segretario di Stato del DFAE, Jacques de Watteville, segretario di stato per le questioni finanziarie internazionali, e Mario Gattiker, segretario di Stato della migrazione - e Thomas Jordan, presidente della direzione della BNS.


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