Le modifiche della Convenzione intesa ad evitare la doppia imposizione con la Francia sono entrate in vigore

Berna, 04.11.2010 - In data odierna è entrato in vigore l’Accordo aggiuntivo che modifica la Convenzione intesa ad evitare la doppia imposizione (CDI) tra la Svizzera e la Francia. In tal modo cresce in giudicato la prima Convenzione contenente lo standard dell’OCSE in materia di assistenza amministrativa in questioni fiscali. Tra le principali modifiche della riveduta CDI figurano anche norme semplificate contro gli abusi e una disposizione che consente alla Svizzera di tassare in futuro anche le prestazioni in capitale del secondo pilastro versate a beneficiari residenti in Francia, a condizione che non siano già tassate in Francia. Inoltre, gli istituti di previdenza potranno ora beneficiare dei vantaggi della Convenzione.

La Svizzera e la Francia hanno notificato vicendevolmente per via diplomatica, ossia in occasione di un incontro di lavoro tra il segretario di Stato Peter Maurer e il segretario generale Pierre Sellal, che l’Accordo aggiuntivo è stato approvato secondo il diritto nazionale di entrambi i Paesi. Con lo scambio delle dichiarazioni di ratifica è entrato in vigore tale Accordo. Per quanto riguarda l’imposta sul reddito, le disposizioni dell’Accordo aggiuntivo sono applicabili ai redditi afferenti a ogni anno civile o a ogni esercizio che inizia il, o dopo il, 1° gennaio 2010. L’Accordo aggiuntivo è stato firmato il 27 agosto 2009 a Berna ed è stato approvato dall’Assemblea federale il 18 giugno 2010. Il termine per il referendum è scaduto infruttuosamente il 7 ottobre 2010.


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