La presidente della Confederazione Doris Leuthard ha incontrato a Roma il capo del Governo italiano Paolo Gentiloni

Berna, 05.05.2017 - Oggi la presidente della Confederazione Doris Leuthard ha incontrato a Roma il presidente del Consiglio dei ministri italiano Paolo Gentiloni e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, con i quali ha affrontato questioni bilaterali, di politica europea e internazionale. Domani la presidente della Confederazione assisterà al giuramento della Guardia svizzera pontificia in Vaticano; è inoltre previsto un incontro con papa Francesco e con l’arcivescovo Paul R. Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati presso la Santa sede.


La presidente della Confederazione e il presidente del Consiglio Gentiloni hanno ricordato i molteplici e proficui rapporti tra Svizzera e Italia, nonché la disponibilità dei due Paesi ad affrontare in modo costruttivo e a risolvere le questioni ancora pendenti.

Nel corso dei colloqui sono state tematizzate tra l'altro le relazioni finanziarie tra Svizzera e Italia. In tale contesto la Svizzera ha nuovamente perorato la ricerca di una soluzione soddisfacente per entrambi i Paesi per quel che concerne il libero accesso al mercato italiano da parte degli istituti finanziari svizzeri. Si è parlato quindi di cooperazione transfrontaliera, nonché della politica elvetica nei confronti dell'Unione europea e della politica europea dell'Italia.

Per quel che concerne la dimensione internazionale, durante i colloqui si è parlato in particolare della situazione in Libia e dei flussi migratori verso l'Europa. In relazione a quest'ultima problematica l'Italia rappresenta il partner più importante per la Svizzera e la presidente della Confederazione ha espresso in merito il proprio apprezzamento in relazione alla qualità della collaborazione tra i due Paesi. Svizzera e Italia hanno ribadito la necessità di perseguire a livello europeo una politica in materia di rifugiati incentrata sulla solidarietà, basata su un meccanismo di ripartizione tra gli Stati permanente e vincolante.

Dopo essersi soffermati sugli obiettivi che l'Italia intende raggiungere nel quadro della sua presidenza del G7 nel 2017, è stata affrontata la situazione delle infrastrutture e dei trasporti, a meno di un anno dall'inaugurazione della galleria di base del San Gottardo. A questo proposito, oltre al presidente del Consiglio Gentiloni, la presidente della Confederazione si è intrattenuta anche con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio. I colloqui si sono focalizzati sull'avanzamento dei lavori di costruzione del collegamento ferroviario tra la Lombardia e il Canton Ticino.

Hanno partecipato all'incontro con il Governo italiano anche Mario Gattiker, segretario di Stato della migrazione in seno al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e Jörg Gasser, segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali in seno al Dipartimento federale delle finanze (DFF).

Incontro con papa Francesco e con l'arcivescovo Gallagher

I colloqui ufficiali con papa Francesco e con l'arcivescovo Paul R. Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, verteranno sulle sfide che l'Europa è chiamata ad affrontare in relazione ai flussi migratori e al populismo, all'ambiente, alla ricerca di una soluzione pacifica in Medio Oriente e alla prevenzione dell'estremismo violento. Si parlerà delle relazioni bilaterali tra la Svizzera e la Santa Sede e delle commemorazioni per i 600 anni dalla nascita di Nicolao della Flüe e per i 500 anni della Riforma protestante.

La delegazione svizzera che sabato incontrerà il pontefice comprenderà anche il presidente del Consiglio degli Stati Ivo Bischofberger e il landamano di Obvaldo Franz Enderli, in veste di rappresentante del Cantone che quest'anno è l'invitato d'onore della cerimonia di giuramento della Guardia svizzera pontificia.

Al termine del giuramento la presidente della Confederazione Leuthard incontrerà le 40 nuove guardie svizzere. Dopo l'anno santo 2016, si tratta di un significativo cambiamento negli effettivi di questo reggimento di 110 unità. La formazione delle nuove guardie è stata recentemente consolidata: oltre al requisito dell'assolvimento della scuola reclute nell'esercito svizzero, dal 2016 è prevista anche una formazione di un mese in Ticino, sotto l'egida della Polizia cantonale.


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