Il Consiglio federale licenzia il messaggio concernente la modifica della legge sugli investimenti collettivi

Berna, 19.08.2020 - Nella seduta del 19 agosto 2020 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernente la modifica della legge sugli investimenti collettivi (LICol), con la quale intende creare per gli investitori qualificati in Svizzera una categoria di fondi alternativa ai prodotti esteri di analoga tipologia. Con questa misura si prefigge di rafforzare la competitività della piazza svizzera dei fondi.

Il progetto permette di dispensare determinati investimenti collettivi di capitale dall’obbligo di autorizzazione e di approvazione da parte delle autorità di vigilanza, a condizione che tali investimenti siano accessibili esclusivamente a investitori qualificati e non a un ampio pubblico. Inoltre, devono essere amministrati da istituti assoggettati all’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari. Investimenti collettivi di capitale di questo tipo vengono denominati «Limited Qualified Investor Funds» (L-QIF). Questa nuova categoria di fondi consentirà di creare un maggior numero di investimenti collettivi di capitale in Svizzera, dove trattenere una parte più consistente della catena di valore.

Le disposizioni della LICol, tra cui l’obbligo di verifica, si applicano in linea di principio anche a un L-QIF. Per quest’ultimo valgono tuttavia prescrizioni di investimento specifiche, caratterizzate da un’impostazione liberale, che tiene conto della cerchia ristretta di investitori e dell’obiettivo di promuovere l’innovazione. Il progetto consente, infine, di salvaguardare la protezione degli investitori, poiché un L-QIF sarà accessibile soltanto agli investitori qualificati.

Il Parlamento dovrebbe trattare il progetto per la prima volta nel secondo semestre del 2020. L’entrata in vigore degli atti normativi modificati è prevista al più presto per l’inizio del 2022.


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