Il Consiglio federale proroga la misura di protezione dell’infrastruttura delle borse svizzere e avvia la consultazione

Berna, 17.11.2021 - Nella seduta del 17 novembre 2021 il Consiglio federale ha deciso di prorogare la misura di protezione dell’infrastruttura delle borse svizzere e di avviare la consultazione per la sua trasposizione nel diritto ordinario. La scadenza della misura di protezione a fine anno e il mancato riconoscimento dell’equivalenza della regolamentazione delle borse svizzere da parte dell’Unione europea (UE) hanno reso necessario procedere in tal senso. La consultazione per la trasposizione della misura di protezione nel diritto ordinario durerà fino al 4 marzo 2022.

Dopo che a fine giugno 2019 l’UE aveva lasciato scadere il riconoscimento dell’equivalenza delle borse, al 1° luglio 2019 la Svizzera ha attivato la misura di protezione nei confronti dell’UE. Tale misura mira a salvaguardare l’infrastruttura delle borse svizzere quale importante elemento della piazza finanziaria svizzera mantenendone la piena operatività. L’ordinanza crea tra l’altro una base che consente alle imprese di investimento dell’UE di continuare a negoziare azioni svizzere presso le borse svizzere anche in assenza dell’equivalenza delle borse.

La misura di protezione ha una durata di validità limitata al 31 dicembre 2021. Il Consiglio federale può prorogarla una sola volta, presentando all’Assemblea federale entro sei mesi dall’entrata in vigore della proroga un progetto di base legale, in assenza del quale la misura di protezione decade automaticamente.

Poiché l’UE non ha finora riconosciuto l’equivalenza della regolamentazione delle borse svizzere, la misura di protezione mantiene la massima importanza per l’infrastruttura delle stesse borse. Su questa premessa, il Consiglio federale ha deciso di prolungare la misura di protezione e di avviare una consultazione per la sua trasposizione nella legge sull’infrastruttura finanziaria. La misura di protezione avrebbe una prima durata di validità di cinque anni e potrebbe essere disattivata in ogni momento.

Il Consiglio federale ritiene ancora che la Svizzera adempia tutti i requisiti posti dall’UE per il pieno riconoscimento dell’equivalenza della regolamentazione delle borse svizzere. Il suo obiettivo rimane la concessione illimitata dell’equivalenza delle borse.


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